L'Ente autorizzato che ha seguito la coppia nell'iter adottivo trasmette la documentazione completa alla CAI, utilizzando il portale web ad accesso protetto, predisposto al fine di facilitare e accelerare lo scambio di documenti con gli Enti.
La CAI, dopo aver verificato che la documentazione è completa e in regola emette tempestivamente (di regola, entro cinque giorni lavorativi) l’autorizzazione all'ingresso del bambino in Italia, comunicandola all'ente, al Tribunale per i minorenni e alla rappresentanza diplomatica italiana nel Paese in cui si è svolta la procedura adottiva. Ovviamente, se la documentazione è incompleta o irregolare, saranno necessari tempi maggiori.